Le varie vicende storiche , familiari ed economiche hanno determinato l'abbandono e l'incuria di questo splendido giardino all'interno delle crete senesi. Il degrado ha causato in questo caso la perdità dell'integrità villa-giardino, senza la totale scomparsa dei segni distintivi del giardino antico. Nel 1995 la Soprintendenza ai Beni Architettonici e Ambientali di Siena ha dato inzio al programma di catalogazione delle aree verdi storiche , campagne indotte da un rinnovato movimento culturale per la tutela di un patrimonio, quello dei parchi e dei giardini storici, soggetto a rischio di profonde alterazioni o peggio di totale perdita. La catalogazione che costituisce pertanto un momento importante nel processo della conoscenza, ha portato al censimento, nel solo territorio senese di ben 426 giardini correlati a ville.
Anche questo giardino, il giardino di Villa Armena è stato schedato.
Non rimane traccia del giardino originario; quello attuale posto di fianco alla villa risale con tutta probabilità ai primi decenni del '900 ed è composto da aiuole di siepi di buxus sempervirens di cui quella centrale di forma circolare, disposte secondo un disegno geometrico ed una cipresseta che si estende sul lato nord.
La cipresseta sul lato nord ha forma semicircolare e si adatta perfettamente alla orografia del pendio contribuendo a trattenere il terrreno che in questo punto aveva subito un'erosione con conseguente dissesto e parziale crollo delle murature della villa sul prospetto nord.
Il progetto ha provveduto a recuperare il giardino nelle sue forme e nelle sue linee essenziali. Le essenze sono state protette durante tutto il corso dei lavori. L'aiuola circolare centrale è stata tolta e ripiantata in altro luogo durante tutte le lavorazioni, per fare posto alla gru e al cantiere, alla fine dei lavori i bossi sono stati ripiantati nella stessa posizione. Sono stati recuperati i sentieri perduti sia davanti alla casa sia all'interno della cipresseta.